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venerdì 11 marzo 2011

il kayak come punto di arrivo?

Salve , un saluto a tutte la persone,che mosse dalla passione per la vavigazione silenziosa,  avranno la sventura di imbattersi in  questo blog.
Perchè ,vi chiederete, un tipo di imbarcazione, nata nella notte dei tempi, dovrebbe essere il punto di arrivo, per chi ama il mare? Forse la risposta è tutta in quel "ama il mare". Purtroppo, basta davvero poco, per vedere il nostro grande amico blu, violentato,inquinato,assordato, da orde di motoscafi , gommoni , tutti impegnati a far vedere quanto sono veloci, e quanto rombano i loro motori, a trasferire sull'acqua,l'orrore delle autostrade e del traffico metropolitano. Ma per andare dove , mi chiedo, per ritrovarsi tutti ammassati nella prima baia, ad avvelenarsi il sangue, perchè tizio ti cala l'ancora sopra la tua? per caio che accende lo stereo con la musica a tutto volume? per farsi ammorbare lai miasmi dei fumi di scarico? Tutto questo , nulla ha a che vedere con il piacere di navigare. Riscopriamo invece, il sapore del salmastro, il fruscio del mare , l'odore della macchia mediterranea, traiamo i benefici dal mare, respiriamo l'aria carica di iodio, rinforziamo il corpo con un sano esercizio....ma se per noi , tutto questo, non è ancora abbastanza, se al piacere, vogliamo aggiungere altro piacere.. allora non ci resta che posare per un attimo la pagaia, e prendere in mano una canna, non importa se sofisticata, non importa se con esche sempre nuove per tecniche sempre piu all'avanguardia, per divertirsi basta davvero molto poco, un amo, un piombo, un anellide marino, basta questo per liberarsi da stress, pensieri, problemi, e se sentiamo un fremito in fondo alla lenza , allora si che tutto quello che c'è di brutto, diventa lontanissimo.
Io ho un'idea, un modo di pensare, il kayak è un anti stress, la pesca è un anti stress, se uniamo queste due cose.. abbiamo l'anti stress al quadrato!

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